Tuteliamo il tuo diritto alla Mobilità
L’ACI è la Federazione nazionale di 98 Automobile Club provinciali e locali, enti pubblici autonomi a base associativa che tutelano il diritto alla mobilità delle province, sensibilizzano alla sicurezza stradale, promuovono attività per coinvolgere e sostengono i propri soci
ACI opera per la tutela della mobilità degli italiani e per accompagnarli e sostenerli nel percorso della sua trasformazione. Un percorso che è progressivo e complesso, perché deve intrecciare le opportunità delle innovazioni tecnologiche coi bisogni dei cittadini, per una mobilità sempre più corrispondente e protagonista delle trasformazioni generali della società e del lavoro.
La mobilità, difatti, è uno dei fattori trainanti dello sviluppo socio-economico del Paese, per l’enorme impatto sulla vita quotidiana dei cittadini, sull’economia, sulla socialità.
La strada verso una mobilità sostenibile
Per queste ragioni, ACI da anni sottolinea che l’evoluzione della mobilità verso una sempre più elevata sostenibilità si ottiene a tre condizioni:
- ridurre l’impatto sull’ambiente nel suo complesso (compreso il traffico),
- migliorare costantemente la sicurezza stradale,
- e soprattutto essere accessibile a chiunque, sia economicamente quanto per facilità di utilizzo.
Perseguire queste tre condizioni è il lavoro quotidiano di ACI e che l’impegna nel rapporto tradizionale con gli automobilisti come nel dialogo e supporto a tutti gli italiani. ACI ha quindi rilanciato la sua storica missione, tutelare gli automobilisti nel senso più ampio del termine, da quando escono di casa a quando riaprono la porta di casa, aiutando a capire e a sfruttare i vantaggi delle nuove forme di mobilità.
Gli strumenti a supporto della nuova mobilità
Gli strumenti che la tecnologia sta mettendo a disposizione per l’obiettivo di una mobilità ad elevata sostenibilità sono numerosi e intervengono in diverse aree. Si va dai:
- veicoli con motorizzazione elettrica o a idrogeno
- alle applicazioni per la condivisione dei veicoli stessi,
- dai mezzi per la micromobilità (tipicamente bici, anche a pedalata assistita e monopattini)
- all’intermodalità del trasporto pubblico a lunga percorrenza con quello locale.
Per utilizzare al meglio ognuno di questi strumenti occorre però avere una visione complessiva e terza, superare le criticità di ognuno, metterli a sistema e al servizio dei cittadini e non viceversa.
In conclusione, per accelerare l’evoluzione della mobilità e coglierne i vantaggi, occorre lavorare sodo e tutti insieme, Enti, Organizzazioni, Municipalizzate, imprese del settore e delle nuove economie, senza pregiudizi e tenendo sempre in considerazione le necessità di tutti.