L’Autodromo di Monza compie 100 anni

L’Autodromo Nazionale Monza festeggia cento anni. A settembre, il circuito monzese ha celebrato un secolo di vita. Il Tempio della velocità è il secondo impianto più antico al mondo ancora in funzione.

L’Autodromo di Monza compie 100 anni

L’Autodromo Nazionale Monza festeggia cento anni. A settembre, il circuito monzese ha celebrato un secolo di vita. Il Tempio della velocità è il secondo impianto più antico al mondo ancora in funzione. La sua costruzione fu decisa nel 1922 e la pista venne inaugurata ufficialmente il 3 settembre di quell’anno con una gara vinta da Pietro Bordino che trionfò anche nel Gran Premio d’Italia, alla sua seconda edizione dopo quella precedente nel circuito di Montichiari vicino a Brescia.

 I festeggiamenti hanno avuto inizio la prima settimana di settembre, quando sono stati presentati una moneta e un francobollo commemorativi, e hanno visto il climax in occasione del Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2022 che si è disputato dal 9 all’11 settembre. La tappa più veloce del Campionato del mondo di Formula 1 di quest’anno, finalmente con piena capacità di pubblico dopo due difficili anni di emergenza Covid, è stata dunque un importante appuntamento per la storia del Tempio della Velocità.

 Cento anni vissuti di corsa, cento anni di storia e di passione per il motorsport, che hanno visto i più grandi piloti della storia dell’automobilismo competere per salire sullo storico podio monzese. Vincere a Monza ti proietta di diritto nella leggenda della Formula 1 e dell’automobilismo, ma farlo in questa stagione avrà un sapore ancora più speciale.

I cambiamenti della pista

Ma l’Autodromo Nazionale Monza non ha sempre avuto la conformazione attuale. Nel progetto originale del 1922, l’impianto comprendeva una pista stradale di 5,5 chilometri e un Anello Alta Velocità di 4,5 chilometri con due curve sopraelevate che rendevano possibile una velocità massima teorica di 180-190 km/h. 

Le successive modifiche sono state rese necessarie con l’aumentare delle prestazioni delle vetture e hanno reso il circuito sempre più sicuro. Il primo vasto programma di modifiche fu messo in atto tra il 1934 e il 1938 e portò anche alla demolizioni delle curve sopraelevate. 

Il circuito ad alta velocità ritornò in funzione nel 1955, costruito su strutture in cemento armato. La lunghezza della pista fu ridotta a 5.750 metri e nacque in sostituzione delle due curve di porfido la celebre Parabolica, oggi curva Alboreto, così chiamata per il suo raggio crescente. 

Per ridurre le alte velocità delle vetture di Formula 1, furono invece costruite due chicane nel 1972: la prima sul rettilineo della tribuna, mentre la seconda all'ingresso della curva Ascari. Le chicane divennero delle vere e proprie varianti tra il 1974 e il 1976. Nel frattempo, fu costruita un'altra variante all'entrata della prima curva di Lesmo. Queste modifiche portarono la lunghezza del circuito a 5,8 chilometri.

L'ultima modifica del tracciato in ordine di tempo, dopo un’ulteriori riduzione della lunghezza nel 1995 e lo spostamento del traguardo nel 1998, risale all'estate 2000 quando le sessioni di pista della Prima Variante e della Variante della Roggia sono state ridisegnate per aumentare la sicurezza secondo indicazioni della FIA.

 La Prima Variante, soprattutto, che era costituita da una doppia S con curve sinistra-destra-sinistra, fu trasformata in una doppia curva destra-sinistra più stretta e lenta che costringeva i piloti a tenere una velocità di circa 70-80 km/h invece dei circa 110 tenuti in precedenza. La Variante della Roggia, invece, è stata resa più larga di 10 metri. Queste due operazioni hanno portato la lunghezza della Pista Stradale da 5.770 agli attuali 5.793 metri.

L'attenzione all’ambiente

Un’altra importante caratteristica che rende unico l’Autodromo Nazionale Monza è il Parco in cui è ospitato. Il circuito si trova infatti all’interno del Parco di Monza, uno dei parchi cintati più grandi d’Europa ed unico nel suo genere.

Per questa ragione riveste una particolare importanza l’attenzione all’impatto ambientale delle gare e di tutti gli eventi che il Tempio della Velocità pianifica nei suoi spazi. Attenti al concetto di “green”, gli organizzatori delle competizioni sportive in Autodromo hanno sempre dimostrato che si possono realizzare gare e altre manifestazioni limitando gli impatti ambientali.

La società federata all’Automobile Club d’Italia che amministra il tracciato monzese ha ricevuto costantemente dal 1998 il rinnovo della certificazione di conformità alla norma ISO 14001:2015 del sistema di gestione ambientale. 

Nel corso degli anni, l’Autodromo si è sempre dimostrato attento al rispetto dell’area verde che lo circonda, mettendo in atto alcune attività concrete che lo hanno portato – insieme agli organizzatori – a ricevere importanti riconoscimenti dalla FIA. Tra questi, per la sapiente gestione delle ultime due tappe disputate a Monza del Campionato del Mondo di rally (2020 e 2021), il Tempio della Velocità è stato insignito dei premi FIA 1 Star e FIA 2 Stars per i programmi e le attività concrete di politica ambientale messe in pratica durante gli eventi. Tali iniziative hanno favorito una drastica riduzione delle emissioni di carbonio nell’atmosfera (“carbon footprint”) e a uno svolgimento più “sano” delle due gare in questione. 

Inoltre, Automobile Club d’Italia, SIAS SpA e Regione Lombardia si sono sempre dimostrati attenti alla salvaguardia degli alberi del Parco di Monza, implementando progetti di riforestazione e riqualificazione dell’area forestale che abbraccia lo storico circuito brianzolo. Ultimo in ordine di tempo, un progetto finanziato da Regione Lombardia che prevede l’impiego di 160 mila euro per interventi mirati in zone specifiche del Parco di Monza, con la piantumazione di migliaia di nuovi alberi per un Parco di Monza sempre più rigoglioso.

ITA Airways è il Title Sponsor del Centenario

ACI ed ITA Airways si sono uniti nella passione per lo sport e nella condivisione dei suoi valori fondanti decidendo di celebrare insieme il Centenario dell’Autodromo di Monza.

Quattro velivoli della flotta ITA vestiranno una livrea speciale, il logo del Centenario presentato all’Expo di Dubai, aerei dedicati ad altrettanti grandi italiani che hanno fatto la storia dell’automobilismo sportivo: Tazio Nuvolari, il “Mantovano volante”, universalmente considerato uno dei più grandi piloti di tutti i tempi; Alberto Ascari, due volte Campione del Mondo di Formula 1 (1952 e ‘53, entrambi su Ferrari), Michele Alboreto (vice-campione mondiale di F1 nel 1985, su Ferrari) e, naturalmente, Enzo Ferrari – “il Drake” - leggendario fondatore e della scuderia omonima, la più titolata nella storia della Formula 1, con 31 titoli mondiali (16 Costruttori, 15 Piloti).
Quest’ultimo aereo, in occasione del Gran premio, ha sorvolato la pista insieme alle Frecce Tricolori.